Ho utilizzato questo espediente “letterario” per attirare la tua attenzione e farti riflettere su una cosa: quando si tratta di GDPR e in generale di protezione dati devi avere qualcuno al tuo fianco che ti guidi e che sia pronto a tutto, che sia donna o uomo questo non importa.
Quello a cui dovresti pensare è piuttosto:
“è una persona capace?”
“ha tutte le carte in regola per aiutarmi?”
Sono un Avvocato Civilista iscritta all’albo degli Avvocati di Torino, ho conseguito il titolo di Avvocato nel 2007 e nello stesso anno ho fondato il mio studio legale.
Mi sono specializzata su Diritto Privacy e ho presieduto da relatrice diversi convegni sul tema della Privacy, ho ottenuto anche varie pubblicazioni su quotidiani nazionali.
Da anni sono responsabile della protezione dei dati (DPO) di diverse aziende e svolgo il ruolo di punto di contatto tra gli interessati e l’autorità di controllo competente.
… e siccome siamo entrati a gamba tesa in un’epoca tutta digitale, anche grazie alla pandemia, non puoi affidarti a chiunque.
A mio parere dobbiamo guardare d’ora in avanti alla protezione dati non solo come “protezione dei dati per tutelare i diritti delle persone” ma anche come “protezione dei dati, che sono il sistema di relazione tra persone nell’ambito delle società che operano in modalità digitale”.
Qui le cose si fanno serie, la protezione dei dati diventa come il primo caffè al mattino per svegliarti: necessario!
Ti avviso: non tutti i baristi fanno il caffè uguale… così come tutti gli esperti privacy hanno un modo personalissimo di lavorare.
Scegliere quello giusto è un tuo dovere perché durante la visita ispettiva, l’autorità ti potrà chiedere come mai hai scelto proprio quel DPO e dovrai motivare la scelta.
Infine se hai l’obbligo di nominare il DPO e non lo fai, o lo fai in ritardo, rischi d’incappare in pesanti sanzioni.
Come scrivevo poco sopra devi dimostrare che hai fatto una scelta ponderandola con un processo logico e professionale.
Scopri tutto sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) (Testo rilevante ai fini del SEE).
Per prima cosa è importante verificare che non ci siano conflitti d’interesse e che gli accordi siano chiari da entrambe le parti.
Nel settore privato, quando avviene la nomina del DPO, vanno stabilite:
In secondo luogo è importante chiarire anche cosa non spetta strettamente al lavoro del DPO.
Io personalmente lavoro con un approccio procedurale. Sono una “precisa”. Mi piace esserlo.
Attenzione perché circa la metà dei DPO in Italia ha una formazione prettamente legale… che è necessaria, ma non è tutto.
È necessaria una formazione anche amministrativa e informatica.
Ti va di fare una chiacchierata sulla tua attuale situazione aziendale e su cosa vorresti tenere al sicuro negli anni a venire?
Le esigenze di tutela della privacy sono diffusissime e molto richieste.
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